Terme di San Giacomo a Sarnano

Sarnano è un piccolo comune marchigiano nella provincia di Macerata che conta circa 3191 abitanti. Situato sui Monti Sibillini, fa parte del club dei Borghi più Belli d’Italia e estato insignito del riconoscimento Bandiera Arancione del Touring Club italiano. Sarnano, come già detto sorge ai piedi dei Monti Sibillini, ed è sovrastato a ovest dai picchi più settentrionali di questa suggestiva catena montuosa. Il borgo è situato su un piccolo colle a destra del torrente Tennacola, su una lingua di terra racchiusa tra quest’ultimo e il suo affluente principale il Rio Terro. Il territorio è prevalentemente collinare e spazia tra boschi, valli e campi coltivati; verso nord i rilievi digradano nell’antico piano lacustre di Pian di Pieca (San Ginesio) risalente al Quaternario.

A rappresentare questa spettacolare terra nel mondo del turismo termale c’è un unico stabilimento che è quello di San Giacomo, che si trova proprio a Sarnano, a metà strada fra il capoluogo e Ascoli Piceno, entrambi distanti circa una quarantina di chilometri. Mentre, poco più distante (neanche 50 chilometri) si trova la costa adriatica, con le spiagge di Grottammare e San Benedetto del Tronto.

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Proprietà delle acque Terme di San Giacomo a Sarnano

Sarnano offre, a livello termale:

  • L’acqua oligominerale San Giacomo, bicarbonato-calcica. E’ indicata per la cura di calcoli e renella, stipsi, uricemia e gotta, malattie del ricambio;
  • L’acqua oligominerale Tre Santi, bicarbonato-calcica. E’ utilizzata contro le patologie artro-reumatiche, del ricambio e gastro-intestinali, oltre che per osteoporosi, calcoli e malattie dell’apparato urinario in genere;
  • L’acqua minerale Terro, classificata sulfureo-salsa. Cura malattie ginecologiche, otorinolaringoiatriche e dermatologiche, oltre che per patologie croniche dell’apparato respiratorio tipo asma;
  • Fango di origine vulcanica.

Stabilimento Terme di San Giacomo a Sarnano

Le Terme di San Giacomo nascono ufficialmente nel 1933, in un periodo in cui il termalismo suscitava grande entusiasmo, sospinto dal mito del corpo e della prestanza fisica e sostenuto dalla volontà del Regime di valorizzare le risorse naturali della nazione.
Partendo dalla realtà termale Sarnano visse anni di ambiziosa programmazione e di importanti investimenti che le valsero il titolo di Stazione di Cura e Soggiorno (1936), definitivo suggello alla sua vocazione turistica, nata e cresciuta intorno alla Fonte di San Giacomo.
Le ottime proprietà delle acque che sgorgano da questa sorgente sono note ai sarnanesi dai tempi antichi.
Risalgono al XVI secolo documenti che lo attestano con certezza.
Perso in un tempo lontano è anche il leggendario collegamento con San Giacomo della Marca, famoso predicatore francescano del ‘400 che lasciò anche qui traccia del suo passaggio. Appare in realtà più fondato il riferimento della sorgente a S. Giacomo Apostolo, protettore dei pellegrini, cui era intitolato un Hospitale trecentesco che sorgeva non lontano dalla fonte.
Notizie più recenti ce le fornisce il dottor G.N. Cenni, medico condotto del paese nella prima metà dell’800: nella sua Topografia medica di Sarnano e suo territorio riferiva che tra le fonti pubbliche quella di “Gnagnano o di San Giacomo” fornisse un’acqua di ottima qualità di cui raccomandava la captazione.
Bisognerà attendere però il secolo successivo per assistere ad una vera e propria riscoperta della sorgente di San Giacomo che coincise con la costruzione nelle vicinanze di un ponte sul fiume Rio Terro, lungo la strada Sarnano – Gualdo. Gli operai, dissetandosi, ne testarono involontariamente le spiccate proprietà diuretiche; Enrico Ricciardi, poeta locale e assiduo frequentatore di terme, incuriosito, volle provarle e ne intuì le qualità.
Era il 1929 quando il Podestà, l’Avv. Delio De Minicis, venuto a conoscenza della “scoperta”, incaricò l’Università di Camerino ed il Laboratorio Provinciale di Igiene di effettuare le prime analisi chimiche e batteriologiche. Gli ottimi risultati attirarono l’attenzione del Prof. Silvestro Baglioni, fisiologo di fama internazionale dell’Univesità di Roma che dopo nuove analisi, studi fisiologici e sperimentazioni, definì le acque di San Giacomo diuretiche, decongestionanti e lassative, tali da possedere, da sole, le proprietà delle acque delle più rinomate Stazioni Termali italiane.
Dal 1931 il Prof. Baglioni assunse l’incarico di consulente delle Terme.
Dopo un primo periodo in cui si consentì la mescita gratuitamente, si iniziò a lavorare per la loro effettiva valorizzazione. Il 9 luglio 1933 venne inaugurato il primo nucleo dello stabilimento termale per le cure idropiniche, edificato dal Comune di Sarnano, anche con il contributo di molti cittadini, dotato di un bellissimo parco e di un impianto per l’imbottigliamento.
Una nuova stagione di progetti ed investimenti si aprì negli anni ’80.
Essendo nota la presenza di una sorgente di acqua sulfurea in prossimità del Rio Terro, nella zona Sassetto, si giunse alla captazione di un’acqua sulfureo – salsa, denominata Terro, che rientra nella grande famiglia delle acque sulfuree, da sempre presenti nella storia dell’idrologia medica.
Allo stesso periodo risale la captazione, in località Morelli, dell’acqua Tre Santi: un’acqua oligominerale classificata come bicarbonato calcica il cui nome deriva dalla omonima vallata tra i monti Sassotetto e Castelmanardo.
Alla disponibilità di queste ulteriori acque seguì l’ampliamento dello stabilimento termale. Vennero creati nuovi reparti dedicati alle terapie termali praticabili, che si aggiunsero alle cure idropiniche.

Lo stabilimento e i trattamenti

Le Terme di San Giacomo a Sarnano presentano una spiccata vocazione curativa: i trattamenti di punta sono infatti principalmente sulle cure idropiniche, la balneoterapia e le irrigazioni ginecologiche.
In evidenza anche la lutoterapia svolta con il fango vulcanico, usato per malattie artroreumatiche e dermatologiche.

Lo stabilimento è suddiviso in tre aree: il reparto di cure termali, la Spa con i suoi percorsi benessere e il residence nel quale possono soggiornare i clienti del centro e accedere direttamente alla struttura termale.

Prezzi ed orari Terme di San Giacomo a Sarnano

L’orario in primavera:

  • dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 12:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00
    Sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00

L’orario in estate:

  • dal lunedì al sabato dalle ore 8:00 alle ore 12:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00

L’orario in inverno:

  • dal lunedì al venerdì dalle ore 15:30 alle ore 19:00.

La Spa è aperta tutto l’anno, necessaria la prenotazione.

Per ulteriori informazioni:

Telefono +39 0733 657274 Email [email protected]

Mappa e come arrivare alle Terme di San Giacomo a Sarnano

La località termale di Sarnano si trova sulla strada che collega Ascoli Piceno a Macerata, attraversando i rilievi dei Monti Sibillini. E’ dunque una zona a carattere montuoso ed è quindi preferibile raggiungerla in auto, dato che i mezzi pubblici si limitano ad alcuni bus di linea.

  • In macchina si può sfruttare la prossimità dell’Autostrada A14 Adriatica, per poi immettersi:
  • Per chi arriva da nord, deve prendere la SS77, all’altezza di Civitanova Marche. Da qui si percorre la SS77 fino a Macerata, da dove si prende infine la SP237 fino a Sarnano;
  • Per chi arriva da sud deve recarsi sulla SS4, all’altezza di Martinsicuro. Da qui si percorre la statale fino ad Ascoli Piceno, da dove si prende infine la SP237 fino a Sarnano.
Paola
PaolaTripadvisor
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Sono andata alle terme di San Giacomo con la mia famiglia ed è stata una giornata super rilassante e molto bella. Un posto moderno, accogliente, pulito e curato nei minimi dettagli. Ho adorato tutto soprattutto i percorsi benessere, particolari e ben strutturati. Consiglio la visita a tutte le persone che vogliono passare una giornata in relax con la propria famiglia. Io ci tornerò sicuramente!
Andrea
AndreaTripadvisor
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Sono stata alle Terme di Sarnano con la mia migliore amica e nonostante l’elevata affluenza di pubblico presente nel weekend, la struttura è super organizzata per cui c’è posto per tutti e mai è stato necessario attendere. L’insieme è molto curato e pulito. Un posto in cui certo farò ritorno molto volentieri. Le consiglio a tutti.
Matteo
MatteoTripadvisor
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Lo stabilimento di San Giacomo a Sarnano Terme è veramente il massimo in termini di benessere e relax. Ottima l’assistenza medica e sanitaria, tutto il personale è altamente qualificato, infatti, i servizi sono oltre che di ottima qualità anche molto efficaci. In questo centro il relax è assicurato!
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Informazioni utili e suggerimenti

Se si sceglie la località di Sarnano come meta di viaggio, è possibile abbinare al relax e al benessere delle sue terme una vacanza di mare sulla costa adriatica oppure di tranquillità sui Monti Sibillini.
Le spiagge più vicine è più gettonate nei dintorni di Sarnano sono quelle di Grottammare, Pedaso e San Benedetto del Tronto, tutte insignite della prestigiosa “Bandiera Blu”.
I Monti Sibillini sono invece la meta privilegiata per chi ama escursioni e passeggiate nella natura e nella tranquillità usufruibili soprattutto nel corso dell’estate, e per vacanze di neve e sci d’inverno, quando sono in funzione diversi impianti fra cui Sassotetto e La Maddalena.
I più bei monumenti da visitare all’interno di Sarnano si trovano quasi tutti disposti nella Piazza Alta, primo nucleo abitativo del paese e piazza principale: vi si trovano disposti il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Popolo, il Palazzo del Podestà e l’antica chiesa di Santa Maria di Piazza.
Sarnano è stata inserita fra i “Borghi d’Italia” a testimonianza della bellezza e della densità di valori tradizionali che conserva.
Per quanto riguarda la tradizione eno-gastronomica locale, si rammenta la produzione del tipico pane cotto a legna con le fascine dei Monti Sibillini, il ciaùscolo, tipico salume spalmabile e la crostata al torrone.
Piatti tipici sono il “vincisgrassi”, sorta di lasagne fatte con sugo misto di carne e interiora e il cinghiale in salmì, che sfrutta l’abbondanza di questa selvaggina sui Monti Sibillini.
Il principale prodotto tipico di Sarnano però, non è da mangiare: è il “cotto rosso” o “pietra cotta”, il tipico materiale da costruzione tradizionale della zona, con cui sono costruiti in gran parte gli edifici del paese.

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